ott 11, 2022

SARDEGNA: S’OZZASTRU, L’ANTICO…

La Sardegna è una delle terre con il più alto elevato tasso di longevità nel mondo. Non è raro trovare persone che raggiungono i 100 anni, spesso superandoli.

Questa preziosa regione viene definita un micro-continente per la presenza di una grande varietà di ecosistemi che hanno contribuito a preservare la vita di tutti i suoi abitanti, animali e vegetali.

Il famoso poeta e cantante Fabrizio De Andrè definisce “La vita in Sardegna [come] forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso”

Un’isola unica, lontana, per secoli e secoli “ai margini” della storia e dei commerci del Mediterraneo, ma anche culla di antiche civiltà, la più famosa e misteriosa è quella dei “re pastori” che ci hanno lasciato i “nuraghi”.

A guardare ancora più indietro nella storia però, troviamo un essere vivente incredibile che è riuscito ad arrivare fino ai nostri giorni: tra i verdi declivi della subregione storica della Gallura, in un’altura a circa 260 metri sopra il livello del mare di nome Luras, si trova l’albero più antico d’Italia, un olivo (Olea Europaea) che ha ben più di 4.000 anni.

S’Ozzastru “l’olivastro” è antico, maestoso, lussureggiante e alto come un palazzo di 4 piani! Viene definito il nonno di tutti gli alberi…un nonno molto speciale che nel corso di 4 millenni ha visto scorrere la storia degli esseri umani sotto le sue radici: Mentre S’Ozzastru iniziava a far crescere le sue radici, le antiche piramidi egizie erano state costruite da pochi secoli e la fondazione di Roma era ancora molto lontana. I Fenici sarebbero sbarcati dopo un millennio e la civiltà nuragica lo avrebbe incontrato e conosciuto ben due secoli dopo la sua nascita…